Riceviamo e pubblichiamo - Dopo la richiesta di Sgarbi il rinvio delle elezioni è obbligatorio, perché ogni lista ha diritto per legge al limite minimo di 15 giorni di campagna elettorale fissato dal punto 4 del primo comma dell’articolo 11 della legge 108/68, fatta propria dalla legge regionale.
Questa norma prevede in via tassativa che i comuni devono affiggere all’albo pretorio i manifesti elettorali entro il 15esimo giorno antecedente a quello della votazione. Il manifesto elettorale è in pratica lo strumento con cui viene comunicato al corpo elettorale quali sono le liste candidate alle elezioni.
La Regione è obbligata a dare la proroga e non esiste nessuna concertazione con il governo perché la responsabilità della convocazione delle elezioni e del procedimento elettorale sta in capo al Presidente della regione, così come prescrive la legge elettorale regionale.
E questa volta il pasticcio lo ha combinato la Regione che con il decreto di indizione delle elezioni e con le relative istruzioni ha stabilito che queste elezioni avvenissero a scadenza naturale, inducendo allo sbaglio le commissioni elettorali presso il tribunale e la Corte d’Appello.
Mentre il Tar ha sentenziato che sono elezioni anticipate ammettendo dunque liste escluse.
Quindi ora Montino deve anche riaprire i termini per la presentazione delle liste, altrimenti le elezioni possono essere annullate, perchè l’errore nel procedimento elettorale è stato compiuto dalla Regione che ha stabilito regole sbagliate rispetto a queste elezioni.
Buon senso vorrebbe mettere intorno a un tavolo tutte le istituzioni competenti e tutto il sistema politico per trovare un rimedio a elezioni che si stanno trasformando in un vero e proprio caos.
Donato Robilotta
Consigliere regionale Pdl
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