Riceviamo e pubblichiamo - La precisazione dell’ufficio stampa della Regione Lazio che chiarisce che “il nuovo presidio di continuità assistenziale, che verrà realizzato nel centro storico in seguito alla dismissione del S. Giacomo, non sarà realizzata nei locali dell’attuale nosocomio ma in uno stabile diverso e limitrofo” conferma le voci che circolano da tempo sulla vendita dell’ospedale e la costruzione di un mega albergo al suo posto.
Non condivido le proteste dei miei amici del Pdl per la chiusura degli ospedali ma pensare di ripianare i disavanzi annuali con la vendita degli ospedali senza diminuire la spesa è una vera follia.
Nell’assestamento di bilancio è prevista una cifra di 250 milioni per la vendita di tutto il patrimonio delle Asl, con l’aggiunta della vendita del S. Giacomo e del Forlanini potremmo arrivare al massimo a trecento milioni. Una cifra una tantum per un disavanzo annuale che supera i due miliardi:
Poi potrebbero insorgere anche degli inconvenienti, perché una parte di questo patrimonio è stato regalato all’ex Istituto S. Spirito ed è vincolato all’uso socio assistenziale come il Forlanini.
Dunque il problema non è fare cassa con la vendita degli ospedali ma quello di ridurre la spesa, perché se questa non diminuisce e il disavanzo resta sempre intorno ai due miliardi all’anno di euro, dopo la vendita degli ospedali cosa ci vendiamo?
Donato Robilotta
Capogruppo di SR-Popolo della Libertà
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