Riceviamo e pubblichiamo - Il presidente Marrazzo è stato obbligato dal Tar del Lazio a reintegrare la dottoressa Paccapelo nel suo ruolo di direttore generale della Asl RMC perché la sua rimozione è stata illegittima.
Alla Paccapelo la Regione dovrà dare anche gli arretrati e dunque, avendo nel frattempo Marrazzo nominato un commissario alla RMC, la Regione pagherà, per colpa di un provvedimento sbagliato, per lo stesso ruolo due stipendi.
Marrazzo però utilizzando il Dl 159/2007 dopo averla reintegrata ha spostato la Paccapelo ad altro incarico, fermo restando il trattamento economico previsto per il Direttore Generale della Asl RMC.
Questo perché con lo steso provvedimento Marrazzo ha nominato il dott. Bruno Pastore quale soggetto attuatore, affidandogli le funzioni di Direttore Generale dell’Asl RMC.
La nomina di Pastore è illegittima, perché la norma citata, il Dl 159/2007, prevede che “il Consiglio dei Ministri può nominare, anche dopo l’inizio della gestione commissariale, uno o più sub commissari.
Il commissario può avvalersi dei sub commissari anche come soggetti attuatori e può disporre, nei confronti dei direttori generali di Asl, Aziende Ospedaliere e Ircs, la sospensione delle funzioni che possono essere affidate ad un soggetto attuatore”.
Dunque Marrazzo avrebbe potuto nominare Pastore soggetto attuatore con le funzioni da Direttore generale solo se nel frattempo lo stesso fosse stato nominato sub commissario dal Consiglio dei Ministri.
Mentre invito Marrazzo ad annullare la nomina ho inviato una lettera di denuncia al Ministero vigilante affinchè verifichi la legittimità dell’atto.
Donato Robilotta
Capogruppo Sr-Pdl al consiglio regionale del Lazio
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