- “Quello della presidente della Regione Lazio è un atteggiamento da incoscienti.
Renata Polverini, infatti, continua a ignorare che sul tetto del palazzo della Regione sette persone stanno mettendo a repentaglio la propria vita per ottenere un confronto su questioni cruciali come casa, reddito e lavoro.
Da giorni, infatti, cinque donne e due uomini sono esposti al freddo, alle intemperie e al pericolo, solo per una richiesta di maggiore democrazia". E' quanto dichiara Luigi Nieri, capogruppo di Sinistra Ecologia Libertà del consiglio regionale del Lazio.
"Ieri, dopo che il capo di gabinetto aveva aperto un importante spiraglio nella trattativa, la Polverini ha rinunciato, per l'ennesima volta, al dialogo con i manifestanti. Un atto che poco si addice all'alto incarico istituzionale ricoperto – prosegue Nieri –. Un atto che avrà come unica conseguenza l'inasprimento delle posizioni e una ulteriore sofferenza per i manifestanti. Sarebbe stato più semplice, oltre che più lungimirante, avviare semplicemente la consultazione. Si è voluto invece procedere con una prova di forza, inutile e dannosa.
Renata Polverini è ancora in tempo per tornare sui suoi passi - conclude Nieri -. Le rivolgo ufficialmente un invito a riaprire positivamente il confronto. Si tratta di un atto di resposabilità".
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