- C“Con il ricovero forzato di chi utilizza la RU486, il sistema sanitario regionale dovrà sopportare un significativo aumento dei giorni di degenza e un aggravio dei costi.
Il tutto per dare seguito a un provvedimento ideologico. Siamo di fronte a una evidente contraddizione - è quanto dichiarano Luigi Nieri e Filiberto Zaratti consiglieri del Gruppo di Sinistra Ecologia Libertà con Vendola nel Consiglio regionale del Lazio che oggi hanno partecipato alla prima tappa del Viaggio nella sanità del Lazio che si è tenuta, oggi, all’ospedale Grassi di Ostia - Obbligando chi usa la RU486 a un inutile ricovero per tre giorni ci potrebbero essere fino a 48.000 giorni di degenza in più (circa il 5% dei giorni di degenza tagliati dal piano Polverini).
Ciò significa aumento dei costi, servizi sottratti alle cittadine che hanno bisogno di cure presso le strutture ginecologiche, l’imposizione alle donne di un ricovero che può rappresentare elemento di disagio”.
“Dal prossimo giovedì all’ospedale Grassi di Ostia comincerà la somministrazione della RU486 – proseguono Nieri - Alle donne che si recheranno presso l’ospedale verranno proposte due soluzioni abortive: quella chirurgica e quella farmacologica. Mentre l’ aborto chirurgico ha una durata limitata, essendo in day hospital, chi farà uso della RU486, dovrà ricoverarsi sino al giorno in cui viene somministrato il secondo farmaco, il Citotek.
Un farmaco che può essere somministrato anche da un medico di base. Le controindicazioni della RU486, inoltre, non giustificano il ricovero in ospedale. E’ evidente che siamo di fronte a una scelta ideologica che, oltretutto, contraddice il piano previsto dalla Polverini”.
“La precedente Giunta aveva previsto, per il Grassi, l’aumento da 293 a 400 posti letto, finanziati attraverso l’ex art. 20. Il taglio di 3 posto letto al Grassi previsto dal piano Polverini avrà l’unico effetto di interrompere il processo di rafforzamento della struttura senza produrre alcun risparmio. Preoccupa anche il destino di 2 medici e 9 infermieri della sezione sub intensiva. Il loro contratto è in scadenza.
Un ospedale come il Grassi, costretto ad affrontare le numerose emergenze estive, e i cittadini di Ostia e dintorni, rischiano di essere così fortemente penalizzati - concludono Nieri e Zaratti che nei prossimi giorni si recheranno in altre strutture ospedaliere laziali”.
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