- "E' singolare che molti esponenti del Pdl di Roma e del Lazio che fino a ieri hanno sostenuto una dirigenza regionale incapace persino di presentare una semplice lista provinciale alle scorse elezioni amministrative e, successivamente, di delineare un assetto di giunta realmente rappresentativo di tutte le forze che hanno consentito l'elezione di Renata Polverini, oggi si affannino a chiedere a gran voce il congresso del partito".
Lo dichiara, in una nota, Fabio Desideri, del coordinamento regionale del Pdl.
"Ma è ancora più singolare che si chieda il congresso senza prima pretendere il commissariamento del partito a livello regionale, unico strumento in grado di porre fine a una gestione fallimentare di un gruppo di dirigenti che, dopo le brutte figure collezionate negli scorsi mesi, non ha mostrato alcuna sensibilità nei confronti degli elettori e dei militanti".
"Il commissariamento del Pdl laziale - continua Desideri - sarebbe propedeutico alla convocazione di un congresso del quale sostengo la necessità per un partito nuovo, più forte e realmente rappresentativo di tutti i territori. Per far questo però - conclude - è necessario azzerare quei vertici regionali che nel Lazio non hanno fatto altro che creare caos e confusione e auspico un intervento urgente in questa direzione dei due cofondatori del Pdl, Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini".
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